Il sonno dell’ingiusto (2019)

Una scena già vista si svolge davanti ai suoi occhi. Il tragico episodio riconduce a una ferita mai cicatrizzata. 
La fuga improvvisa, seguita dal silenzio. Un addio senza spiegazioni. Poi una lapide abbandonata come unica testimone.
Su tutto, un velo di mistero e l’ombra di una dannazione.
Il ritorno dopo vent’anni. Vecchi legni e pietre consumate dal tempo ad accogliere nuove idee. Progetti per guarire: da cosa? Tre giorni per dare nuovo impulso a una vita che scivola dalle mani. Tre giorni appena per ritrovare il filo di una esistenza.
Il protagonista si sente al bivio di scelte ormai inevitabili, sia sul versante privato, sia professionale. La sua vita suona come uno strumento fallato e il ricordo di un amore ferito, che da sempre tenta di arginare, riemerge, a metafora e maledizione della sua esistenza incerta e disorientata.
Tornare significa anche sprofondare in quell’anatema che lo perseguita.
La pace del villaggio nasconde verità bugiarde. Immergersi nella sua quiete, significa anche sprofondare lentamente in una surreale allegoria.
Sulle case, come sui personaggi di quel grottesco palcoscenico, una coltre di fantasmi è scesa a confondere sentimenti e valori. La realtà viene allora pervasa e distorta da quell’antico mistero, che si svelerà lentamente in tutto il suo fango torbido e mortale.
Per affrontare questa sfida è indispensabile scavare nelle proprie macerie, dissotterrare segreti e compromessi che da troppo tempo corrompono gli intenti; riaprire piaghe e lasciarne affiorare il dolore. Nella drammatica altalena tra passato e presente, le immagini si confondono, così come le rivelazioni. Ogni passo sembra più tragico del precedente e solo la verità potrà ormai spazzare via dolore e omertà. Non ci potrà essere quiete senza accogliere prima la tempesta.



Il sonno dell’ingiusto è edito da Morphema Editrice nel 2019 e dopo Un fiore tra le pietre, Una cena per due…, Nulla oltre la notte e Legittima offesa che lo precede di appena un anno, è il mio quinto romanzo dal 2014. Se foste curiosi riguardo i romanzi precedenti, potete cliccare in alto, anche su questa pagina nella sezione Bibliografia – Opere, oppure farvi un giretto su Facebook e approfittare delle diavolerie dei social sulla mia pagina Letteraria Paolo De Angelis opere, dove troverete info, curiosità e link utili per l’acquisto.

                                                         

Galleria fotografia dell’evento Feltrinelli RED – 29.11.19

Il romanzo è stato presentato per la prima volta il 29 novembre 2019 nella meravigliosa location della Feltrinelli RED di via Tomacelli a Roma: è stato un evento di calda partecipazione e grazie all’intervento, oltre a me, della Casa Editrice Morphema di Maria Vittoria Colucci e Daniele Farese, si è rivelato un incontro a metà la presentazione di un romanza e una brillante chiacchierata con con gli ospiti e con invitati accorsi. 

È possibile vedere altre foto dell’evento, cliccando nel link qui sotto, che rimanda direttamente all’album di Facebook dedicato,  nella pagina de’ Il sonno dell’ingiusto.

Tra le curiosità interessanti di cui si è parlato durante la Presentazione di novembre scorso, c’è il fatto che il romanzo sia ambientato nella pittoresca cornice di Montenero Sabino, situato nell’alta valle del torrente Canera e adagiato in maniera spettacolare su di un costone dei monti Sabini. Anche se nel Sonno dell’ingiusto il paesino è celato sotto il nome di Montelungo, i luoghi descritti nelle pagine sono parolate fotografie di questo borgo, immortalato nel romanzo e nella mia memoria. Per questo motivo di seguito propongo qualche breve estratto del libro, affiancato proprio a fotografie di Montenero, che insieme ne restituiranno l’immagine e i profumi. 

La domenica è un giorno di festa ovunque; i bambini corrono liberi, le famiglie, scese per la consueta passeggiata, si dirigono lentamente verso la chiesa. Alcuni uomini, prima della funzione,si attardano davanti a un caffè o in piccoli capannelli a discutere di politica. Un tempo, nel giro di un paio di ore, decine di abiti inamidati avrebbero riempito la strada principale; una consueta passerella felliniana che a comando raggiungeva il vetusto santuario. Successivamente, con una fretta guidata dal languore ,la processione si sarebbe ritirata, disperdendosi via via fino in cima alla scalinata.

Uno sparo rimbombò e subito le urla ammutolirono dal terrore. Dalle case che affacciavano da quel lato del paese fino alla piazza tutti erano concentrati sulla scena, ma a questo punto ognuno indietreggiò d’istinto mentre imposte si chiudevano e altre persiane si accostavano. Terenzio sparò di nuovo in aria, poi armeggiò con la doppietta verso Nazareno che, livido di rabbia, non sembrava affatto spaventato. Veronica lo pregò ancora di andarsene, mentre la povera Antonietta, accorsa, si era aggrappata al braccio armato del marito.

Capita a volte che si avverta l’importanza di ciò che stiamo vivendo, e affiori la percezione che quanto accade poggi su un cardine vincolante della nostra vita. Succede che hai la sensazione di aprire una finestra sul futuro, quando ricorderai quella vicenda in un tempo in cui altri anelli si saranno aggiunti alla catena delle esperienze. Si manifesterà allora un mosaico, composto da quell’insieme di eventi, che ci permetterà di comprendere il senso dato da noi stessi alla nostra esistenza.Capita a volte che si abbia la possibilità di poter sbirciare da quella finestra e cogliere già l’importanza di quel momento presente. 

…vidi arrivare due figure conosciute. Tornavano dalla stradina bianca davanti alla casa di Terenzio, quella col grande portico, subito dopo i ruderi del vecchio emporio….Rimasi a guardarli addossato al muretto che da quella parte cingeva il paese…..Dalla casa di Veronica un viottolo costeggiava il terrapieno e si perdeva poi nella campagna.

Booktrailer – Progetto 2020

Il 28 marzo del 2020 esce su varie piattaforme online il Booktrailer de Il sonno dell’ingiusto. Mi affido a dei professionisti e ne esce un lavoro al di là delle mie aspettative, che arriva a partecipare al Trailers Film Fest 2020.

REGIA E FOTOGRAFIA
SCENEGGIATURA ORIGINALE
Letteratura Etilica
INTERPRETI
Giuliano Desideri
Gina Dolciotti
Valentina Iorene Desideri

Grazie a

Montenero Sabino

Il Booktrailer non ripercorre minimamente la trama del romanzo. La sceneggiatrice ha creato una nuova suggestione in cui sembra di sbirciare il dietro le quinte di quei programmi tristemente noti che affondano le mani nei più popolari fatti di cronaca, al soldo dei grandi numeri degli ascolti.

Gina Baldelli
Giuliano Desideri

Diretto magistralmente, il trailer non anticipa nulla del romanzo, ma ne riflette i colori cupi del giallo italiano, di un realismo spinto fin quasi all’onirico. L’uso del dialetto sabino ricalca una decisione già chiara tra le pagine e la trama si lega alla terra su cui si consuma.

Valentina Iorene Desideri

Interessante vedere come una storia che avevi nella testa si trasforma nell’immaginazione di un altro.

E se quest’ “altro” è un artista, quella storia cresce. Si fanno nuovi strati, all’inizio assolutamente inaspettati. Però, stranamente non si complica; ne esce una polifonia in cui il messaggio di fondo resta chiaro, acquista un tono più alto.

TORNARE ALLE ORIGINI

Questo Capitolo della mia carriera di scrittore lo chiameremo “tornare alle origini”. Sì, perché tornare a Montenero Sabino, con la “scusa” o, meglio, con l’invito del Premio Letterario il Borgo Italiano 2020, è stato come fare un percorso a ritroso nelle atmosfere, negli odori, nella mischia dei suoni da cui Il sonno dell’ingiusto è nato. Da questa bella iniziativa del Premio Letterario il Borgo Italiano (se clicchi sul nome, potrai scoprire di più sul Premio) sono scaturite due iniziative distinte, ma entrambe con il magnifico risultato di farmi passeggiare tra quei vicoli, per parlare del luogo dietro al romanzo.

CASA: Abitazione, specie di un nucleo famigliare; famiglia; società

ETIMOLOGIA dal latino: casa capanna, casupola.

È un concetto di importanza capitale, che pesa su quelli di appartenenza, di identità. Quando si pensa a casa, non si pensa solo a un edificio, si pensa a un contesto vivente a cui sentiamo di appartenere, un porto a cui siamo ancorati da una questione identitaria, un posto del cuore: si può cambiare casa, ma “casa” non cambia. 

Al Premio possono partecipare tutte quelle opere – romanzi editi o inediti –  che siano ambientate, o citino, o descrivano o, in qualsiasi modo, promuovano un Borgo italiano e le sue tradizioni. L’obiettivo della premiazione finale non è solo encomiare l’illustre autore dell’opera (moi!), bensì anche il Borgo stesso: nel caso de Il sonno dell’ingiusto, Montenero. Così, prima della premiazione, viene richiesto ai partecipanti di girare un video in cui si parli del Borgo prescelto come ambientazione del romanzo iscritto al Premio ed in particolare con riferimento ai suoi usi e costumi; alle feste, le ricorrenze, le piccole antiche tradizioni che fanno di poche anime residenti in un determinato agglomerato urbano, una “comunità”.

Un compito che personalmente ho adorato, perché, parlare di questo Paesino, per me è come mettere piedi troppo grandi dentro a orme di infante: spensierate, felici e piene di lucertole nelle fessure tra le pietre di casette ammontinate.

Sempre con lo stesso intento (e, sempre con lo stesso felice risultato di farmi un tour gratuito in questi luoghi ricolmi di emozioni), la seconda sfida cui mi sono prestato ha comportato l’esporre in video i luoghi del romanzo, le sue atmosfere, i suoi spettacolari panorami, il suo fascino primordiale, esattamente mentre mi trovavo nei “luoghi” del romanzo.

clicca sull’immagine per guardare il video

E così, semplicemente cliccando sull’immagine, se ne avrete la voglia, potrete ammirare la scenografia del mio romanzo, in un video che racconta del libro e un po’ anche di me. Dico scenografia, perché ogni storia, anche fatta di sola prosa, è in fondo una messa in scena. Si mettono dei personaggi in un luogo e, poi, si lascia che si muovano. La fantasia dell’autore è il motore dei loro movimenti e il luogo (o i lughi) sono il fondo del teatro, che aiuta lo spettatore nelle sue suggestioni.

Per questo è naturale, in senso quasi fisiologico – per l’organo pulsante che un romanzo è! che il mio tour sia partito esattamente da dove “parte” la storia: dal Cimitero, luogo di voci centenarie, di storie silenti…

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Ma i personaggi hanno anche una loro vita personale. Spesso l’autore non può prevedere cosa farà un suo carattere una volta creato, perché quella è una parte di sé che lo ha lasciato per sempre ed è in grado di emanciparsi in maniera naturale se stimolato dal contesto, dalle strade che percorre, dagli altri personaggi con cui interagisce. Per questo ho trovato giusto che la seconda parte del video fosse ambientata al Castello: perché Davide (il protagonista) torna a Montenero e la bellezza del Castello è l’architettura visibile della speranza di Davide. Io cammino dove cammina Davide e amo la ragazza che lo lasciò in adolescenza, condivido il suo progetto al Castello, come spinta di rilancio di un’esistenza che, troppo spesso, è la concretizzazione di quello che MAI saremmo voluti diventare.

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L’ultimo video per Il sonno dell’ingiusto girato a Montenero Sabino ci porta più addentro della trama. Questo piccolo viaggio rende indispensabile parlare degli intenti che stanno dietro all’atto di scrivere una storia. Scrivere è come fare piccole tessere di sé: se poste l’una accanto all’altra, quelle tessere sanno raccontare una storia che è altro rispetto a quella sulla carta stampata. Per questo Davide deve incontrare i suoi mostri nel paese natale e, mentre crede di doverli combattere, riconciliarsi con loro.

Quello di cui sono certo, dopo aver vissuto quest’esperienza è che, se dovessi descrivere sommariamente il mio romanzo, non potrei escludere il suo “luogo natale”, perché leggere Il sonno dell’ingiusto è anche leggere nel cuore di una comunità, di un uomo e, forse, anche dell’umano in generale: con tutte le sue radici culturali, ovunque esse siano piantate.

Per questo è stata per me una grande emozione presentare il romanzo a Montenero il 7 agosto del 2021 presso i giardini della Chiesa di San Cataldo Vescovo.
Con uno sguardo sulla vallata del fosso e su Leone e Secordaro, originariamente cimitero, poi giardino della scuola elementare e, infine, spazio verde nel cuore del centro storico, il Giardino della Chiesa è oggi luogo di chiacchiere, di libri e appuntamenti romantici. Arieggiato e soleggiato, ospita da ormai molti anni la Sagra della Poesia ed ha ospitato anche me e Il sonno dell’ingiusto.
Ringraziamo l’autore per aver scelto Montenero come location del romanzo e della presentazione, e il nostro Sindaco Lavinia De Cola per l’intervista.
 Un ringraziamento a Paolo De Angelis per la presentazione del romanzo “Il sonno dell’Ingiusto”. È stato un momento di discussione e confronto su molti temi: amore, scelte individuali, ricerca di sé e un’occasione di condivisione di ricordi sul nostro bel paese. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato e alla Proloco di Montenero Sabino per l’organizzazione. 
La Sindaca, Lavinia De Cola